Inizio contenuto principale del sito

  • Istituto DIRPOLIS

SICUREZZA INTERNAZIONALE: PRESENTATA MISS, LA NUOVA LAUREA MAGISTRALE CONGIUNTA CON UNIVERSITA’ DI TRENTO

Data pubblicazione: 04.05.2016
Image for presentazione_lm_international_security_4.jpg
Back to Sant'Anna Magazine

Un corso professionalizzante, in lingua inglese, per 25 giovani in possesso di una laurea di primo livello e che vogliono acquisire una conoscenza approfondita dei problemi della sicurezza internazionale, insieme agli strumenti teorici e applicativi per prevenire rischi e affrontare crisi. Si è presentata così la laurea magistrale in International Security Studies all’Università di Trento, partner della Scuola Superiore Sant’Anna per questa nuova iniziativa di formazione.

Attivato dalla Scuola Superiore Sant’Anna con il suo Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) per l’anno accademico 2016-2017 e dall’Università di Trento (Scuola di Studi internazionali) il corso congiunto di laurea magistrale (classe LM-52, Relazioni Internazionali) prenderà il via con l’autunno 2016. Il programma prevede che le attività del primo anno si tengano alla Scuola Superiore Sant’Anna, a Pisa, e quelle del secondo anno a Trento con un periodo di studio o di stage all’estero. I docenti afferiscono ad aree disciplinari che comprendono economia, diritto, relazioni internazionali e scienze politiche, storia e sociologia. Barbara Henry è co-direttore per la Scuola Superiore Sant’Anna e Marco Pertile per l’Università di Trento.

Nelle parole dei promotori c’è la consapevolezza di essere riusciti a rispondere a una domanda particolare, a colmare un vuoto formativo: “Nel pur variegato panorama delle lauree in relazioni internazionali – spiegano Barbara Henry e Marco Pertile - non esisteva una laurea magistrale che si concentrasse su questioni legate alla sicurezza in modo analogo a quanto proposto dalla laurea magistrale in International Security Studies. Rispetto alle opportunità formative disponibili in Italia e in Europa, questa laurea magistrale offre un livello di specializzazione adeguato per attrarre e formare un’utenza ampia su un tema di assoluta rilevanza”. 

La didattica del primo anno – sottolineano – intende fornire agli studenti una panoramica complessiva e multidisciplinare delle questioni legate alla sicurezza, che includa una conoscenza degli strumenti teorici affiancata all’analisi pratica delle sfide tecnologiche, sociali ed ambientali emergenti nel mondo delle relazioni internazionali.

Gli insegnamenti del secondo anno approfondiscono in particolare cinque sfide principali al contesto internazionale contemporaneo con riferimenti alle implicazioni della sicurezza nelle relazioni internazionali, in ambito migratorio, energetico, ambientale e economico. Il secondo anno è inoltre strutturato in modo da consentire a un ampio numero di studenti di trascorrere un periodo di studio o di stage nelle numerose destinazioni disponibili per gli studenti dell’Ateneo di Trento. Nel complesso, la didattica si basa su un modello di apprendimento partecipato che prevede l’impiego di simulazioni e giochi di ruolo in modo da favorire la produzione scritta e orale degli studenti e di sviluppare le loro capacità decisionali.

Per gli sbocchi professionali, i promotori pensano in primo luogo agli organismi internazionali ed europei deputati alla tutela della sicurezza nelle sue varie componenti (sicurezza fisica, ambientale, alimentare, relativa alle tecnologie emergenti, al mantenimento della pace, alla gestione dell’immigrazione). Ampie saranno anche le possibilità di inserirsi nel privato: dalle compagnie multinazionali che necessitano di individuare i rischi politici, economici, tecnologici e geografici dei mercati alle società che forniscono servizi di consulenza e di gestione dei rischi di natura geopolitica e tecnologica a imprese, organizzazioni non governative, media, banche, società energetiche, petrolifere ed estrattive, compagnie assicurative, aree e di navigazione.